90377 Sedna

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Sè#9
view post Posted on 11/1/2006, 18:35




90377 Sedna è un oggetto trans-nettuniano scoperto il 14 novembre 2003 da Michael Brown (Caltech), Chad Trujillo (Osservatorio Gemini) e David Rabinowitz (Università di Yale). Al momento della scoperta Sedna si trovava alla distanza più grande alla quale qualsiasi corpo celeste del Sistema solare sia stato mai osservato. È descritto come un freddo planetoide, di dimensioni pari a forse i due terzi di quelle di Plutone.

Generalità

Sedna è stato scoperto durante un rilevamento condotto tramite il telescopio Samuel Oschin dell'Osservatorio Palomar nei pressi di San Diego, California (USA). In quei giorni è stato osservato da telescopi in Cile, Spagna e Stati Uniti (Arizona e Hawaii). Inoltre, il telescopio spaziale infrarosso Spitzer della NASA è stato puntato verso questo oggetto senza che fosse possibile osservarlo, ponendo quindi un limite superiore indiretto di 1800 chilometri al suo diametro, pari a tre quarti di quello di Plutone.

A causa della sua natura fredda e distante e poichè tutti gli altri pianeti del Sistema solare sono stati battezzati in onore di divinità della mitologia greca e romana, gli scienziati autori della scoperta lo chiamaro ufficiosamente Sedna, la dea inuit del mare che si crede viva nelle gelide profondità dell'Oceano Artico.

Prima che fosse ufficialmente denominato, la sua designazione provvisoria era 2003 VB12. Il 28 settembre 2004 l'Unione Astronomica Internazionale ha accettato ufficialmente il nome "Sedna".

Caratteristiche orbitali

Sedna possiede un orbita estremamente ellittica, con un afelio stimato in 900 AU circa e un perielio pari a circa 76 AU. Al momento della scoperta si trovava a circa 90 AU dal Sole, in avvicinamento al perielio. Era quindi l'oggetto più lontano che fosse mai stato osservato nel Sistema solare, anche se molto probabilmente alcuni corpi come le comete di lungo periodo, osservate a distanze minori, potevano trovarsi in origine a una distanza maggiore dal Sole di quella di Sedna, ma tale da renderli troppo fiochi per essere individuati. Più tardi, 2003 UB313 è stato scoperto mentre si trovava a una distanza di 97 AU.

Sedna impiega circa 11 487 anni per descrivere un'orbita completa attorno al Sole. Raggiungerà il perielio nel 2075 o nel 2076.

All'inizio, si suppose che Sedna avesse un periodo di rotazione insolitamente lungo (da 20 a 50 giorni). Si ricercò quindi un satellite naturale, la causa più probabile per una rotazione così lunga, ma indagini compiute dal Telescopio Spaziale Hubble nel marzo 2004 non individuarono alcun oggetto in orbita attorno al planetoide. Nuove misure del telescopio MMT suggeriscono un periodo di rotazione molto più breve, pari a solo 10 ore circa, un valore piuttosto tipico per corpi di tali dimensioni. [1]

In uno studio compiuto da Hal Levison e Alessandro Morbidelli dell'Observatoire de la Côte d'Azur (OCA) a Nizza, fu avanzata un'ipotesi per spiegare l'inconsueta orbita di Sedna. La spiegazione più probabile sembra essere che, durante i primi 100 milioni di anni circa dell'esistenza del Sistema solare, Sedna sia stato perturbato dal passaggio ravvicinato di un'altra stella, forse uno degli altri astri che si sarebbero formati dalla stessa nebulosa collassante del Sole. I due scienziati hanno proposto un altro scenario meno probabile che potrebbe spiegare molto bene l'orbita del planetoide. Sedna si sarebbe formatto attorno a una nana bruna circa 20 volte meno massiccia del Sole e sarebbe stato catturato dal nostro Sistema solare quando la nana bruna lo ha attraversato.

Un altro oggetto, 2000 CR105, possiede un orbita simile a quella di Sedna, ma leggermente meno estrema: il perielio è a 45 AU, l'afelio a 415 AU e il periodo orbitale è di 3420 anni. La sua orbita potrebbe essere il risultato degli stessi processi che hanno determinato quella di Sedna.

Caratteristiche fisiche

Le stime del diametro di Sedna oscillano tra 1 180 e 1 800 chilometri. Al momento della scoperta era il più grande oggetto individuato nel Sistema solare da quando nel 1930 fu scoperto Plutone. Attualmente è ritenuto il quinto oggetto trans-nettuniano in ordine di grandezza fra quelli conosciuti, dopo 2003 UB313, Plutone, 2005 FY9 e 2003 EL61. Il planetoide è così lontano dal Sole che la temperatura superficiale non sale mai sopra i 23 Kelvin (22;240°C; 22;400°F).

Osservazioni compiute in Cile mostrano che Sedna è uno degli oggetti più rossi nel Sistema solare, rosso quasi quanto Marte. Diversamente da Plutone e Caronte, Sedna sembra avere pochissimo metano ghiacciato o ghiaccio d'acqua sulla sua superficie. Chad Trujillo e i suoi colleghi dell'Osservatorio Gemini alle Hawaii ipotizzano che il colore rossastro di Sedna sia dovuto alla presenza di un fango di idrocarburi, o tolina, come quello trovato su 5145 Pholus. La sua superficie ha un colore e uno spettro omogeneo; questo avviene probabilmente perché Sedna, diversamente dagli oggetti più vicini al Sole, è molto meno esposto agli impatti con altri corpi che esporrebbero zone luminose come quelle su 8405 Asbolus.

Classificazione

Gli scopritori sostengono che Sedna è in realtà il primo corpo osservato appartenente alla Nube di Oort, affermando che è troppo lontano per essere considerato un oggetto della Fascia di Kuiper. Poiché è molto più vicino al Sole di quanto ci si attenderebbe da un oggetto della Nube di Oort e ha un'inclinazione approssimativamente in linea con i pianeti e la Fascia di Kuiper, descrivono il planetoide come un oggetto della Nube di Oort interna, situata nel disco che si estende dalla Fascia di Kuiper alla parte sferica della nube.

Tuttavia, altri credono che la sua inclinazione e le sue dimensioni lo qualifichino come un oggetto della Fascia di Kuiper. Questi astronomi suggeriscono che le assunzioni precedenti circa il bordo esterno della Fascia di Kuiper Belt dovrebbero essere riviste.

Scrivendo su Nature il 2 dicembre 2004, gli astronomi Scott J. Kenyon e Benjamin C. Bromley considerano l'origine di Sedna e mostrano che probabilmente una stella di passaggio ha spinto Sedna fuori dalla Fascia di Kuiper portandolo nell'orbita osservata. I due stimano che la probabilità che Sedna sia stato catturato dal disco esterno della stella di passaggio sia del 10 per cento circa.

La scoperta di Sedna inoltre ha riaperto la questione su quali oggetti astronomici dovrebbero essere considerati pianeti e quali no. Il 15 marzo 2004 la stampa e i media hanno annunciato la sua scoperta definendolo come il sospirato decimo pianeta del Sistema solare e sono in molti a credere che la sua condizione di pianeta sia paragonabile a quella di Plutone. Gli scopritori (come altri) preferiscono tuttavia definirlo planetoide, ma poiché i due oggetti possiedono dimensioni e composizioni simili, una decisione definitiva sulla classificazione di Sedna come planetoide potrebbe riaprire le questioni sull'appartenenza o meno di Plutone a questa classe di oggetti.

info: Wikipedia
 
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KatyP
view post Posted on 18/8/2008, 21:03




Interessante...
Avevo letto che Sedna era un comune planetoide della Fascia di Kuiper, come Ixion o Veruna...Invece pare appartenere alla Nube di Oort. Mooolto interessante...
 
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1 replies since 11/1/2006, 18:35   524 views
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