| Settore dell'astronomia che studia la nascita, l'evoluzione e lo stato attuale degli oggetti celesti, sulla base delle leggi della fisica. La maggior parte delle informazioni disponibili in quest'ambito è fornita dallo studio delle radiazioni emesse dai corpi celesti in tutte le regioni dello spettro elettromagnetico e dall'analisi delle variazioni nel tempo di tali emissioni (Vedi Spettroscopia). I dati raccolti per mezzo di spettrometri e spettroscopi vengono interpretati mediante complessi modelli teorici che hanno lo scopo di fornire una spiegazione dei processi fisici che regolano la produzione e l'emissione di radiazione elettromagnetica. L'analisi sperimentale di tale radiazione permette di rilevare la presenza di particolari elementi atomici o molecolari nei corpi celesti, e l'eventuale stato di moto dei corpi stessi. Applicando le leggi della termodinamica è inoltre possibile stimare le condizioni di temperatura e di pressione che caratterizzano le regioni interne, superficiali o esterne degli astri.
Lo studio delle stelle
Le stelle sono tra gli oggetti celesti meglio conosciuti. Analizzando per mezzo di uno spettroscopio la luce proveniente da una stella, è possibile determinare esattamente l'intensità delle componenti a diversa lunghezza d'onda della radiazione elettromagnetica emessa, e quindi ottenere importanti informazioni ad esempio sulle condizioni di temperatura nelle regioni superficiali della stella e sul suo stato di moto nello spazio.
Se inoltre la distanza della stella è nota, è possibile determinarne la magnitudine, o la luminosità intrinseca, sommando l'energia emessa alle varie frequenze. Poiché la luminosità è il prodotto tra l'energia emessa per unità di area (che dipende solo dalla temperatura superficiale) e l'area totale della superficie, è possibile risalire al raggio e quindi alle dimensioni dell'astro, per mezzo di semplici calcoli.
Lo spettro della stella, analizzato con uno strumento ad alta risoluzione, mostra la presenza di linee scure in corrispondenza di lunghezze d'onda specifiche. Queste linee sono dovute all'assorbimento della luce emessa nelle regioni interne della stella da parte degli strati soprastanti, in genere più freddi. La natura degli atomi e delle molecole presenti negli strati superficiali può allora essere identificata confrontando le linee di assorbimento nello spettro della stella con quelle prodotte in laboratorio da gas noti; per mezzo di uno studio del tutto simile, è inoltre possibile calcolare la temperatura e la pressione dell'atmosfera che circonda l'astro, nonché la diffusione relativa dei vari elementi chimici che la compongono. Vedi Linee di Fraunhofer.
La maggior parte delle stelle appartiene alla cosiddetta "sequenza principale", una regione pressoché lineare e obliqua del diagramma di Hertzsrung-Russel, nella quale si osserva un rapporto di proporzionalità tra luminosità e temperatura. Le stelle molto più brillanti, e quindi molto più grandi, delle stelle di sequenza principale aventi la stessa temperatura, sono dette giganti rosse; le stelle più deboli, e quindi più piccole, delle corrispondenti stelle di sequenza principale possono invece essere classificate, a seconda delle dimensioni, come nane bianche o stelle di neutroni.
I modelli teorici validi per le regioni interne delle stelle sono stati elaborati sulla base dell'equilibrio che esiste tra la forza di gravità, che tende a far collassare la stella, e la pressione del gas, che ne determina l'espansione. Le alte temperature, dovute alle reazioni nucleari che hanno luogo all'interno delle stelle, producono un flusso di calore diretto verso l'esterno; se la stella è in equilibrio, il calore dissipato viene compensato dall'energia rilasciata dalle reazioni che avvengono nel nucleo. Quando i vari combustibili nucleari si esauriscono, la stella evolve lentamente, e il nucleo si contrae assumendo densità sempre più alte.
Per le stelle di massa relativamente ridotta questo processo giunge a conclusione quando gli strati gassosi esterni vengono emessi formando una nebulosa planetaria; contemporaneamente il nucleo si raffredda generando una nana bianca. Le stelle di massa elevata, invece, diventano instabili; nel corso dell'evoluzione, il nucleo collassa improvvisamente formando una stella di neutroni oppure un buco nero, e l'energia emessa in questa fase determina una violenta esplosione del corpo celeste, con formazione di una supernova.
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