Osservatori spaziali

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Sè#9
icon11  view post Posted on 28/4/2005, 18:53




L'osservazione astronomica avviene, oltre che con gli strumenti installati sulla superficie del nostro pianeta, anche attraverso dei veri e propri osservatori spaziali collocati in orbita attorno alla Terra, od al Sole. Grazie ai loro sofisticati strumenti, essi permettono di indagare e studiare l'universo, a prescindere dalle distorsioni e dalle limitazioni introdotte dall'atmosfera terrestre, e quindi non solo nel campo della luce visibile, ma anche nella restante parte dello spettro della radiazione elettromagnetica (raggi X, Ultravioletti, Gamma ed Infrarossi).

Hubble Space Telescope

Progettato negli anni '70, e lanciato il 14 Aprile 1990 dallo Space Shuttle, il telescopio spaziale Hubble orbita a 600 km dalla Terra compiendo una rivoluzione completa in 90 minuti alla velocità di 27,2 km/h. Fra gli strumenti principali: l'ACS (Advanced Camera for Surveys), il NICMOS (Near Infrared Camera and Multi Object Spectrometer - osservazione nell'infrarosso), la WFPC2 (Wide Field Planetary Camera 2 - osservazione a largo campo e planetaria), il FOC (Faint Object Camera - osservazione di oggetti deboli), FOS (Faint Object Spectrograph - spettrografia di oggetti deboli) e tre sensori per il puntamento stellare e le misure astrometriche. All'alimentazione provvedono due ampi pannelli solari (2,4 x 12,1 metri) che forniscono energia elettrica e ricaricano le batterie che hanno il compito di alimentare le apparecchiature quando l'HST attraversa il cono d'ombra generato dalla Terra. Subito dopo il lancio gli studiosi hanno rilevato un difetto di aberrazione sferica nello specchio primario, che è stato poi riparato nel Dicembre 1993, durante la prima missione di servizio. Probabilmente rimarrà operativo sino al 2010.
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Chandra X-Ray Observatory

Il C.X.O. è stato progettato per compiere l'osservazione astrofisica di oggetti celesti, dalle stelle ai quasars, finalizzata allo studio dell'origine, della struttura e dell'evoluzione dell'universo, attraverso l'indagine nel campo dei raggi X. Lanciato nel Luglio 1999, è stato posto in orbita terrestre su di una traiettoria ellittica ad alta eccentricità, inclinata di 28.5°, con perigeo a 10000 km ed apogeo a 140000 km, e con un periodo di 64 ore. La sonda contiene computers, 2 antenne a basso guadagno, trasmittenti che inviano i dati a Terra e strumenti vari come l'ACIS (Advanced Charged Coupled Imaging Spectrometer - analisi delle sorgenti di raggi x) e l'HRC (High Resolution Camera - ripresa di immagini in raggi x). Presenti anche un sistema di propulsione, dei sensori per il rilevamento della posizione, due pannelli solari da 2350 W e 3 batterie ricaricabili al Ni/H da 40 A/h. Il cuore dell'osservatorio spaziale è l'High-Resolution Mirror Assembly, lo specchio per il rilevamento dei raggi X, che è contenuto in un contenitore cilindrico, schermato contro la radiazione solare e protetto dalle variazioni di temperatura.
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Compton Gamma Ray Observatory

Il C.G.R.O. è stato progettato per lo studio e l'osservazione dell'universo nel campo dei raggi gamma e quindi per l'esame della struttura e della dinamica della nostra galassia e di altri oggetti quali quasars, buchi neri, pulsars e stelle di neutroni. Lanciato il 5 Aprile 1991 dallo Space Shuttle, ed immesso su un'orbita circolare, a 450 km di altezza, inclinazione 28.5°, ha terminato la propria missione il 4 Giugno 2000, quando è stato fatto rientrare nell'atmosfera terrestre. Quattro gli strumenti principali: il BATSE (Burst And Transient Source Experiment - misurazione di lampi di raggi gamma), l'OSSE (Oriented Scintillation Spectrometer Experiment - radiazioni ed emissioni di sorgenti a bassa energia), il COMPTEL (Imaging Compton Telescope) e l'EGRET (Energetic Gamma Ray Experiment Telescope). Pesante oltre 17 tonnellate, il Compton Observatory misurava 21 metri ed era alimentato con pannelli solari da 1800 W. Durante i nove anni di operatività sono stati ottenuti importanti risultati fra i quali la scoperta dell'emissione di raggi gamma da parte dei nuclei di diverse galassie.


Space Infrared Telescope Facility

Il S.I.R.T.F. è un osservatorio spaziale, del peso totale di 950 kg, che opererà a partire dall'Aprile 2003. Immesso su di un'orbita eliocentrica osserverà l'universo nel campo dei raggi infrarossi con un ampio raggio d'azione che comprenderà lo studio del sistema solare e quindi di stelle e galassie. La strumentazione consiste nel Cryogenic Telescope Assembly, a sua volta suddiviso in un telescopio di 0.85 mt di diametro e in tre strumenti principali: l'IRAC (Infrared Array Camera), l'IRS (Infrared Spectrograph) ed il MIPS (Multiband Imaging Photometer). In dotazione anche dei pannelli solari, uno schermo protettivo contro il calore e la radiazione solare ed un sistema di raffreddamento che mantiene la temperatura degli strumenti costantemente vicina allo zero assoluto. (foto NASA/JPL-Caltech - S.I.R.T.F.)

International Gamma Ray Astrophysics Laboratory

Lanciata il 17 Ottobre 2002, l'Integral nasce dalla cooperazione fra l'ESA e la Russia, ed ha come finalità lo studio dell'universo finalizzato all'osservazione, nel campo della radiazione visibile e dei raggi gamma ed x, degli oggetti ad alta energia. Quattro gli strumenti principali: l'IBIS (Imager on Board the Integral Satellite) e lo SPI (Spectrometer on Integral) per l'osservazione in raggi Gamma, lo JEM-X (Joint European X-Ray Monitor) per lo studio in raggi X ed infine l'OMC (Optical Monitoring Camera) per la ripresa di immagini nel settore della luce visibile. L'orbita seguita ha un'inclinazione di 51.6°, con apogeo a 153000 km e perigeo a 9000 km dalla Terra, per un periodo orbitale di 72 ore.
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Edited by Sè#9 - 1/5/2005, 09:49
 
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Sè#9
view post Posted on 1/5/2005, 08:51




Advanced Composition Explorer

L'ACE, lanciato il 25 Agosto 1997, studia la composizione della materia galattica, la corona solare, il mezzo interplanetario e quello interstellare, nonchè lo sciame di particelle, emesse dal Sole, che giornalmente investe la Terra. (A.C.E.)

Beppo Sax

Satellite progettato dall'Agenzia Spaziale Italiana, con la partecipazione dell'Agenzia Spaziale Olandese. Lanciato nel 1996, ed operativo sino al 2002, ha condotto l'osservazione nel campo dei raggi X. (SAX)

Cluster II

La missione CLUSTER, nata dalla cooperazione fra la NASA e l'ESA, è costituita da 4 satelliti artificiali che collezionano dati sull'interazione fra il vento solare ed il campo magnetico terrestre. I primi due, soprannominati Samba e Salsa, sono stati lanciati nel Luglio 2000, seguiti poi da Rumba e Tango, immessi in orbita nell'Agosto 2000. (CLUSTER)

Cosmic Background Explorer

Il satellite COBE è stato progettato dalla NASA per lo studio della radiazione cosmica di fondo e quindi delle origini e dell'evoluzione dell'universo. Lanciato il 18 Novembre 1989 portava con sè tre strumenti, il FIRAS (Far Infrared Absolute Spectrophotometer), il DMR (Differential Microwave Radiometer) ed il DIRBE (Diffuse Infrared Background Experiment), con i quali è stata eseguita la mappatura e la misura della temperatura della radiazione cosmica di fondo. (CO.B.E.)

Galaxy Evolution Explorer

Galex, il cui lancio è previsto per l'Aprile 2003, è un'osservatorio spaziale che orbitando a quasi 700 km dalla Terra, studierà l'universo attraverso l'esame delle galassie nel campo della luce ultravioletta. Da questa missione, la cui durata prevista è di circa 29 mesi, gli studiosi otterranno utili informazioni circa l'origine e l'evoluzione dell'universo, e quindi delle galassie, oltre ad una prima mappa di tutti i corpi galattici. (GAL.EX.)

High Energy Astrophysical Observatories

Una serie di 3 satelliti, lanciati alla fine degli anni '70, per lo studio dell'universo nel campo dei raggi X e Gamma. (H.E.A.O 1 - H.E.A.O. 2 - H.E.A.O. 3)

High Precision Parallax Collecting Satellite

Satellite dell'ESA che ha operato fra il 1989 ed il 1993, misurando accuratamente posizione, parallasse, moto proprio e magnitudine di oltre un milione di stelle. I dati raccolti sono stati inseriti nei cataloghi stellari Hypparcos e Tycho. (HI.P.PAR.CO.S.)

Imager for Magnetopause-to-Aurora Global Exploration

Lanciato il 25 Marzo 2000 è il primo satellite dedicato allo studio della magnetosfera terrestre. Fra gli strumenti principali rilevatori di particelle e magnetometri. (I.M.A.G.E.)

Infrared Space Observatory

Lanciato nel 1995 dall'ESA, è rimasto operativo sino al 1998, dedicandosi nei tre anni di vita operativa all'osservazione nel campo dell'infrarosso ed allo studio dell'evoluzione stellare, dei pianeti e delle galassie. (I.S.O.)

International Ultraviolet Explorer

Nato dalla collaborazione fra NASA, ESA e Regno Unito, l'IUE è il primo satellite che è stato designato per l'osservazione astronomica nel campo dell'ultravioletto. Lanciato nel Gennaio del 1978, trasportava un telescopio e strumenti atti ad ottenere dati di un'ampia gamma di oggetti celesti, rimanendo operativo fino al 1996. (I.U.E.)

Micro-Arcsecond X-ray Imaging Mission

Primario obiettivo della missione lo studio dell'universo tramite un interferometro a raggi X orbitante attorno alla Terra. (M.A.X.I.M.)

Planck

Inizialmente nota come COBRAS/SAMBA, e poi dedicata alla memoria dello scienziato tedesco, è una sonda dell'ESA che sarà lanciata nel 2007, e la cui finalità sarà lo studio della radiazione cosmica di fondo. (Planck)

Roentgen Satellite

Il satellite Roentgen (ROSAT), nato dalla cooperazione fra la NASA, il Regno Unito e la Germania, è rimasto in orbita per circa 9 anni dal 1 Giugno 1990 al 12 Febbraio 1999 volando a 430 km sopra la Terra su una traiettoria inclinata di 57°. Scopo ed obiettivo della missione: lo studio dell'emissione coronale del Sole e delle stelle ed il rilevamento di sorgenti di raggi X nei residui di supernovae e nelle galassie attive. (RO.SAT.)

Microwave Anisotropy Probe

MAP è un'osservatorio spaziale lanciato dalla NASA, la cui finalità è lo studio della radiazione cosmica di fondo e quindi dell'origine e del futuro dell'universo. (M.A.P.)

X-Ray Multi-Mirror Mission

Osservatorio spaziale dell'ESA lanciato nel 1999 per lo studio in raggi X, consiste in 3 telescopi allineati ognuno dei quali composto a sua volta da 58 specchi concentrici. (XMM)

 
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Sè#9
view post Posted on 1/6/2005, 21:38




Telescopio Spaziale Hubble

Informazioni generali

L'Hubble Space Telescope è un programma cooperativo dell'ESA (European Space Agency) e della NASA (National Aeronautics and Space Administration) per la gestione dell'osservatorio spaziale a lunga durata, a beneficio della comunità astronomica internazionale. L'HST è un osservatorio concepito per la prima volta nel 1940, progettato e costruito tra il 1970 e il 1980 e divenuto finalmente operativo solo nel 1990. Fin dal suo inizio, l'HST fu progettato come un tipo molto particolare di missione per la NASA: il fatto di essere un osservatorio permanente implica la pianificazione di regolari missioni di servizio per riparare guasti e sostituire apparecchiature superate dal progresso tecnologico.

Lo scopo di mandare un telescopio nello spazio è duplice:

- L'atmosfera ci protegge dai pericolosi raggi cosmici e dai raggi ultravioletti provenienti dal Sole, purtroppo però questa azione filtrante blocca radiazioni di particolare interesse per l'astronomia, ad esempio l'ultravioletto vicino.

- Dunque, per lo studio completo di un oggetto celeste, è necessario traportare gli strumenti di misura al di sopra dell'atmosfera mediante palloni sonda o razzi.
Il telescopio spaziale, dato che opera al di fuori dell'atmosfera, consente un incremento nella magnitudine limite, ma soprattutto una visione "a tutto spettro" della volta celeste.

- L'atmosfera non è mai perfettamente calma: i venti di bassa e alta quota e le differenze di temperatura fanno sì che le immagini stellari, in teoria perfettamente puntiformi, vengano distorte fino a diventare "bolle" sempre in movimento.

- E' chiaro che questo degrada pesantemente la qualità delle immagini e la sensibilità delle osservazioni, perché la luce fioca delle stelle non si concentra in un punto ma viene sparsa tutto intorno.
Il grafico seguente illustra come è cresciuto nel tempo, grazie ai progressi dell'ottica, il potere risolutivo, vale a dire il dettaglio più piccolo rilevabile (si misura in frazioni di grado). Il primo grande salto avvenne nel 1610 con la costruzione del telescopio di Galileo. Il telescopio da 5 metri di monte Palomar ha accresciuto solo di poco il record, che è stato stracciato da HST, giungendo fino a 0.1 secondi d'arco (1/36000 di grado). Per fare capire cosa significa, è come riuscire a vedere una moneta da 5 lire posta a 40 km di distanza !

Il telescopio Hubble ha grosso modo le dimensioni di un autobus, ruota su se stesso ed è in grado di rimanere puntato per ore in una certa direzione con una precisione elevatissima, grazie allo strumento FGS (sensore di guida fine). Lo specchio principale ha un diametro di 2,4 metri. HST è stato portato in orbita dall'equipaggio dello shuttle Discovery (STS-32) il 25 aprile 1990.

La responsabilità per la direzione e il coordinamento delle operazioni scientifiche dell'HST è in mano allo Space Telescope Science Institute (STScI) che ha sede nella Johns Hopkins University Homewood Campus di Baltimora (Maryland). L'STScI è gestita per la NASA dalla Association of Universities for Research in Astronomy (AURA).

Come progettato originariamente nel 1979, il programma Large Space Telescope prevedeva un ritorno a terra, una rimessa a nuovo e un rilancio ogni 5 anni, con un servizio in orbita di 2 anni e mezzo. I requisiti di durata e affidabilità degli strumenti erano basati su quei 2 anni e mezzo di intervallo tra due successive missioni di servizio. Nel 1985 le preoccupazioni per la contaminazione e per il carico strutturale associati al trasporto a terra a bordo dello shuttle hanno portato a eliminare dal programma il concetto di ritorno a terra.

La NASA decise che il servizio in orbita sarebbe stato adeguato per mantenere l'HST durante i suoi 15 anni di vita previsti. Fu adottato quindi un ciclo triennale di servizio in orbita. Le due missioni di servizio (dicembre 1993 e febbraio 1997) effettuate finora hanno avuto un enorme successo. Le future missioni sono programmate per la metà del 1999 e la metà del 2002. Possono anche essere aggiunti eventuali voli straordinari nel caso sia necessario effettuare compiti specifici che non possono aspettare la prossima missione regolare programmata (oppure per completare un compito non concluso in una missione precedente)

Un grave errore di costruzione dello specchio compromise i risultati della missione, ma la missione STS-61 (Endeavour) del dicembre 1993 eliminò completamente gli effetti dell'aberrazione sferica e ripristinò la totale funzionalità dell'HST.

 
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Sè#9
view post Posted on 1/6/2005, 21:41




Il corredo attuale di strumenti scientifici

L'originale Wide Field/Planetary Camera (WF/PC1) fu sostituita con la WF/PC2 durante la missione STS-61 del dicembre 1993. Il WF/PC2 (pronuncia uiff-pic) era uno strumento di scorta sviluppato nel 1985 dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena (California).

Gli specchi secondari del WF/PC2 sono affetti da un errore uguale e contrario a quello dello specchio principale, in modo da compensarsi a vicenda. (Lo specchio primario dell'HST è di 2 micron troppo piatto verso il bordo, così, le ottiche correttive del WF/PC2 sono deformate della stessa quantità ma in modo contrario)

Il "cuore" del WF/PC2 consiste di un trio di sensori a largo campo a forma di L e di una sensore per riprese di pianeti ad alta risoluzione, che va ad occupare l'angolo rimanente.

Space Telescope Imaging Spectrograph (STIS)

Uno spettrografo scompone la luce raccolta da un telescopio nelle varie frequenze che la compongono, in modo da poterla analizzare. Lo studio dello spettro fornisce alcune importanti proprietà di un corpo celeste quali: la composizione chimica qualitativa e quantitativa, la temperatura, la velocità radiale, la velocità di rotazione e i campi magnetici.

Lo STIS può studiare le radiazioni prodotte dai corpi celesti comprese tra la lunghezza d'onda dell'ultravioletto (115 nanometri) e quella del vicino infrarosso (1000 nanometri).

Lo STIS utilizza tre rilevatori: il fotocatodo Multi-Anode Microchannel Array (MAMA) a ioduro di cesio per le lunghezze d'onda comprese tra i 115 nm e i 170 nm, un MAMA a tellururo di cesio per i 165-310 nm, e un CCD (Charge Coupled Device) per l'intervallo dai 305 ai 1000 nm.

Tutti e tre i rilevatori hanno un formato di 1024x1024 pixel. Il campo visivo per ciascun MAMA è di 25x25 secondi d'arco mentre il campo del CCD è di 50x50 secondi d'arco.

Il principale vantaggio dello STIS è la sua capacità bidimensionale rispetto a quella unidimensionale di un normale spettroscopio. Ad esempio è possibile registrare simultaneamente lo spettro di diversi punti di una galassia, invece di eseguire una registrazione alla volta di ciascun punto. Lo STIS può anche rilevare in una sola volta una serie di varie lunghezze d'onda dello spettro di una stella.

Near Infrared Camera and Multi-Object Spectrometer (NICMOS)

Il NICMOS è uno strumento in grado di eseguire sia osservazioni nell'infrarosso, che osservazioni spettroscopiche di oggetti astronomici.

Il NICMOS è sensibile alla radiazione con lunghezza d'onda compresa tra 0,8 e 2,5 micron, oltre il limite della sensibilità dell'occhio umano.

La matrice sensibile HgCdTe che costituisce i rilevatori dell'infrarosso nel NICMOS deve operare a temperature molto basse. Il NICMOS mantiene i suoi rilevatori a bassa temperatura all'interno di un condensatore criogenico (un contenitore termicamente isolato simile a una bottiglia "thermos") che contiene ghiaccio di azoto. Il condensatore mantiene freddi i detector per anni, più a lungo che in qualsiasi altro esperimento spaziale.

Faint Object Camera (FOC) - Camera per oggetti deboli

La Faint Object Camera è stata costruita dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ci sono due sistemi completi di rilevazione nel FOC. Ciascuno di essi utilizza un tubo di intensificazione di immagini per produrre una immagine in uno schermo a fosfori che è 100.000 volte più luminoso della luce che riceve. L'immagine viene poi scandita da una sensibile camera televisiva a silicio elettrobombardato (EBS). Questo sistema è così sensibile che oggetti con magnitudine inferiore a 21 devono essere schermati con un sistema di filtri per evitare la saturazione dei rilevatori.

Perfino utilizzando un filtro a larga banda, l'oggetto più luminoso che può essere accuratamente misurato ha magnitudine 20.

Il FOC offre tre diversi rapporti focali: f/48, f/96, e f/288 su un'immagine con formato televisivo standard. L'immagine con f/48 misura 22x22 secondi d'arco e consente la risoluzione (dovuta alla dimensione dei pixel) di 0,043 secondi d'arco. La modalità f/96 fornisce un'immagine di 11x11 secondi d'arco e una risoluzione di 0,022 arcosecondi. Il campo visivo del rapporto f/288 è di 3,6x3,6 secondi d'arco con una risoluzione di 0,0072 secondi.

Corrective Optics Space Telescope Axial Replacement (COSTAR)

Il COSTAR non è uno strumento scientifico: è un pacchetto di ottiche correttive che fu utilizzato per annullare il difetto dello specchio principale, a favore dello strumento per oggetti deboli (FOC). Per la sua installazione è stato necessario rimuovere il fotometro ad alta velocità (High Speed Photometer) durante la prima missione di servizio.

Tutti gli altri strumenti, installati nell'HST, sono stati dotati di ottiche correttive. Quando il FOC sarà rimpiazzato da un altro strumento, non ci sarà più bisogno del COSTAR.
 
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Sè#9
view post Posted on 1/6/2005, 21:42




Operazioni e osservazioni

Sebbene l'HST sia sempre operativo, non tutto il suo tempo è impiegato all'osservazione. Ogni orbita dura circa 95 minuti e il tempo viene suddiviso tra le funzioni di gestione e l'osservazione. Le funzioni di gestione includono la rotazione del telescopio per puntare ad un nuovo obiettivo, per evitare la Luna e il Sole, commutare le antenne di comunicazione e le modalità di trasmissione, ricevere comandi di trasmissione dati, calibrazioni e altre attività simili.

Quando l'STScI completa il suo piano di osservazione principale, il programma viene inviato al Goddard's Space Telescope Operations Control Center (STOCC) dove i piani scientifici e di gestione vengono incorporati in un dettagliato programma di operazioni.

Ciascun evento viene tradotto in una serie di comandi da inviare ai computer di bordo. I comandi vengono inviati diverse volte al giorno per far sì che il telescopio operi efficientemente.

Quando è possibile vengono usati contemporaneamente due strumenti scientifici per osservare regioni adiacenti del cielo. Per esempio, mentre lo spettrografo è focalizzato su una stella o una nebulosa scelta come bersaglio, il WF/PC può riprendere l'immagine di una regione di cielo leggermente spostata rispetto alla visuale del bersaglio. Durante l'osservazione il Fine Guidance Sensors (FGS) segue le loro rispettive stelle guida per mantenere il telescopio fermamente puntato verso l'obiettivo giusto.

Se un astronomo desidera essere presente durante l'osservazione, c'è un terminale allo STScI e un altro allo STOCC dove i monitor mostrano le immagini e altri dati durante l'osservazione. Da questi terminali è possibile inviare soltanto alcuni limitati comandi in tempo reale per l'acquisizione del bersaglio o per cambiare filtri, se il programma di osservazione lo prevede, ma non sono consentiti altri controlli arbitrari.

I dati tecnici e scientifici dell'HST, come pure le trasmissioni di comandi operativi, sono inviati per mezzo del sistema Tracking Data Relay Satellite (TDRS) e della stazione a terra collegata ad esso a White Sands nel Nuovo Messico. Il computer di bordo è in grado di conservare oltre 24 ore di comandi. I dati possono essere diffusi dall'HST alla stazione a terra direttamente oppure memorizzati e trasmessi in seguito.

Gli osservatori a terra possono esaminare le immagini "grezze" e altri dati in pochi minuti, per una prima, rapida analisi. Entro 24 ore il GSFC configura i dati per consegnarli all'STScI. L'STScI è responsabile per l'elaborazione dei dati (calibrazione, edizione, distribuzione e aggiornamento dei dati per la comunità scientifica).

La competizione per utilizzare il tempo di osservazione dell'HST è molto forte. Su dieci proposte, soltanto una viene accettata. Quest'unico osservatorio spaziale viene gestito come un centro internazionale di ricerca, come una risorsa per gli astronomi di tutto il mondo.
 
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apollo 11
view post Posted on 31/10/2008, 19:08




Mi ricordo bene la fase piuttosto travagliata di gestazione di questa fantastica missione; l'HST era uno degli strumenti di osservazione più attesi e, in effetti, si può dire con il senno di poi, che l'agitazione della comunità astronomica internazionale fosse ampiamente giustificata.
Da quando è entrato in funzione l'HST ha regalato una quantità enorme di immagini superlative con un livello di dettaglio mai visto prima, ha ispirato moltissimi studi in svariate branche dell'astronomia con risultati scientifici di rilievo.
Eravamo in un certo qual modo assuefatti all'eccezionalità di questi risultati, come pure alla buona riuscita delle missioni di manutenzione.
Purtroppo sembra che tutto questo sia destinato a finire, in quanto la NASA avrebbe deciso di non eseguire ulteriori missioni di manutenzione a causa del costo e della complessità delle stesse.
L'Hubbe Space Telescope verrà quindi abbandonato al suo destino e prima o poi cesserà definitivamente di funzionare.
Per quanto mi riguarda, anche se ampiamente prevista, è una pessima notizia, è la fine di un'era; dopo tanti anni di onorato servizio è come se perdessi un amico, un amico invisibile, silenzioso ma grande lavoratore, instancabile, che è riuscito ad avvicinarci un pò di più alle meraviglie del cosmo.
Spero almeno che non decidano di farlo rientrare in atmosfera, sarebbe bello che venisse recuperato ed esposto in qualche museo, se lo merita!

Edited by apollo 11 - 31/10/2008, 23:52
 
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apollo 11
view post Posted on 14/5/2009, 20:07




E invece no! O la mia fonte era poco affidabile o la NASA non ce l'ha fatta ad abbandonare il suo gioiello e così lunedi 11 maggio alle 20:01 ora italiana è partita l'ennesima missione Shuttle di manutenzione/riparazione.
Verrà anche installato COS, un nuovo spettrografo in luce ultravioletta.
Spero che la missione raggiunga tutti gli obbiettivi previsti e che, ora che l'Hubble Space Telescope è diventato maggiorenne, gli possa regalare ancora qualche anno di vita, se lo merita!
 
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6 replies since 28/4/2005, 18:53   288 views
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