atlanti stellari

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Sè#9
icon11  view post Posted on 3/2/2005, 18:00




ATLANTI STELLARI

Gli atlanti stellari sono importantissimi nello studio dell'astronomia. Uno dei più importanti è l'atlante fotografico edito dall'osservatorio PALOMAR fatto con un telescopio SHMIT di 48 pollici di diametro ed è formato da 935 lastre in luce rossa e 935 in luce blu.

In questo atlante sono riportate 500 milioni di stelle e 10 milioni di galassie, con una magnitudine limite di 20 per le stelle rosse e di 21 per le stelle blu.

Importantissimi sono anche i cataloghi di posizione, come l'AGK3 pubblicato nel 1963, che contiene le posizioni di 13.500 stelle ottenute con osservazioni al meridiano e di 193.000 determinate fotograficamente e l'N30 di Morgan, pubblicato a Washington.

Altri cataloghi prendono in considerazione aspetti particolari: magnitudini, moti propri, velocità radiali, parallassi, stelle variabili.

Per le nebulose si usano due cataloghi particolari: il Messiere e l'NGC.

Nel catalogo Messiere le nebulose vengono indicate con M seguito da un numero progressivo (ad esempio la galassia di Andromeda viene indicata con la sigla M31), nell'NGC le nebulose vengono indicate con NGC ed un numero progressivo (NGC è la sigla di New General Catalog).

Altri cataloghi particolari si usano per le radio-sorgenti.

Nel 1603 Ausburg Bayer pubblicò un atlante celeste, intitolato "Uranometria", in cui introdusse l'uso, che si conserva ancora oggi, di indicare il nome delle stelle con le lettere dell'alfabeto greco seguite dal genitivo latino del nome della costellazione.

Le stelle più deboli vengono indicate con le proprie coordinate riferite all'equinozio.

L'astronomo Halley nel 1718, osservando le posizioni di alcune stelle, in particolare di Sirio e Procione, e confrontandole con quelle riportate negli antichi cataloghi di Ipparco e Tolomeo, si accorse che esse avevano subito degli spostamenti rispetto all'eclittica. Questi spostamenti vennero chiamati moti propri.

Il moto proprio si misura in secondi di arco per anno. Combinando il moto proprio con la velocità radiale, positiva se in allontanamento, negativa se in avvicinamento alla Terra si ottiene il moto vero. La velocità radiale viene misurata sfruttando l'effetto Doppler. La stella che ha maggior moto proprio è la stella di Barnard, distante 5,9 anni luce e ha in 180 anni uno spostamento pari al diametro della luna. Ipparco aveva raggruppato le stelle in sei grandi classi di magnitudine, mettendo le più luminose nella prima, via via le meno luminose nelle altre. Con l'invenzione del telescopio e della fotografia la scala delle magnitudini è stata ampliata fino alla 23ma. Essa è stata estesa anche ai valori negativi, il sole ad esempio ha una magnitudine visuale di -26,86. Nel secolo XIX venne definita la differenza fra due classi contigue di magnitudine: essa di 2,512, cioè una stella di prima magnitudine è 2,512 volte più luminosa di una stella di seconda magnitudine.
 
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Lia#5
view post Posted on 3/2/2005, 21:14




esistono anke i Mappacielo, dei pianeti (tipo mappamondo) con segnate tt le costellazioni e le stelle....un gran casino da leggere....nn ho ben capito a ke serva, ma è carino....
 
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1 replies since 3/2/2005, 18:00   185 views
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