Telescopi

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Lia#5
view post Posted on 28/1/2005, 20:46




tra poco un mini catalogo sui telescopi in vendita! (tra poco vuol dire appena avrò tempo di trascrivere tt le info....)
 
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Sè#9
view post Posted on 28/4/2005, 18:41




Sin dai tempi antichi, lo strumento principale di cui si è avvalso l'uomo per l'osservazione celeste è stato l'occhio, e sebbene ciò possa sembrare riduttivo ai giorni nostri, immersi come siamo in un mondo tecnologico, è proprio grazie ad esso se sono state poste le fondamenta dello studio del cielo e dei relativi fenomeni astronomici con le osservazioni operate dai grandi astronomi dell'antichità.

E' indubbio comunque che un grande passo avanti è stato compiuto con l'ausilio di strumenti ottici come i telescopi. Ad introdurli nello studio dell'astronomia fù G.Galilei, che basandosi sulla scoperta di un ottico olandese, costruì il primo modello, un rifrattore, con il quale scoprì i satelliti maggiori del pianeta Giove, il fenomeno delle macchie solari e si dedicò all'osservazione lunare e a quella del pianeta Venere, seguito da I.Newton, che inventò l'altro tipo di telescopio più usato, il riflettore newtoniano.

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Quelli moderni a tutt'oggi si basano, anche se ulteriormente perfezionati ed accessoriati, sulle stesse caratteristiche. Sono infatti composti da un tubo annerito che funge da sostegno all'obiettivo, un sistema di lenti od uno specchio, che ha la funzione di catturare l'immagine del corpo celeste, la quale verrà poi osservata tramite l'oculare, che si trova invece sistemato su un dispositivo a cremagliera per le opportune regolazioni di messa a fuoco.

Generalmente è allora possibile distinguerli in due grandi classi, i rifrattori ed i riflettori, che si rifanno ad altrettante proprietà della luce, ossia la rifrazione e la riflessione.

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Altro strumento ottico abbastanza usato è il binocolo, che praticamente si può collocare a metà strada fra l'osservazione ad occhio nudo e quella telescopica. Esso è principalmente formato, come i rifrattori, da un doppio sistema di lenti con una di esse, la principale, che funge da raccoglitore di luce e fà convergere i raggi luminosi su dei prismi raddrizzatori che deviano l'immagine verso gli oculari. A differenza dei telescopi sono caratterizzati da grande portabilità e basso costo, anche se naturalmente non offrono le stesse prestazioni.

Tutte le lenti o specchi, per quanto perfettamente lavorati, introduranno comunque delle distorsioni ed alterazioni visive delle immagini che vengono dette "aberrazioni ottiche" e che sono il risultato delle stesse proprietà fisiche della luce:

Aberrazione cromatica - tipica delle lenti è una distorsione visiva che fà apparire l'immagine di un corpo celeste con i contorni variamente colorati e che è causata dalla diversa misura di rifrazione cui sono sottoposte le componenti della luce in ragione della loro differente lunghezza d'onda. Ciò viene corretto mediante l'aggiunta di una ulteriore lente (doppietto acromatico) che scompone i raggi luminosi in maniera opposta.
Aberrazione sferica - alterazione dell'immagine, dovuta alla stessa forma della lente o dello specchio, che introducendo una differente deviazione dei raggi, a seconda della posizione con cui essi incidono sulla superficie riflettente, provoca un alone che viene corretto con l'uso di specchi parabolici.

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Questo però per quanto riguarda l'osservazione dalla superficie terrestre. E' infatti risaputo che la nostra atmosfera distorce i raggi luminosi comportandosi come un filtro fra noi ed il cielo e disturbando così le visioni dei corpi celesti. A questo si pone rimedio spostando il punto di osservazione il piu' alto possibile, a volte anche nello spazio.

Tuttavia esistono anche altri particolari tipi di telescopio che indagano il cosmo nel campo dell'infrarosso, dei raggi x, dell'ultravioletto e nel campo delle onde radio. E' noto infatti come l'atmosfera terrestre, oltre a parte della luce, lasci passare anche le onde radio, così da quando si sono scoperte sorgenti stellari che emettono particolari impulsi sotto tale forma, l'osservazione dell'universo avviene sfruttando anche i radiotelescopi, praticamente delle gigantesche antenne di forma paraboidale che ricevendo i segnali dallo spazio li amplificano per permetterne lo studio. Fra i piu' famosi quello di ARECIBO, impiegato nell'ambito del progetto SETI per la ricerca di civiltà extraterrestri.
 
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Sè#9
view post Posted on 28/4/2005, 18:43




Telescopi: rifrattori, riflettori . . .

La luce ha la caratteristica di essere deviata o riflessa, dalla direzione originaria da cui proviene, quando attraversa dei mezzi di diversa densità o quando incontra una superficie riflettente. Ragion per cui, sfruttando tali proprietà, è possibile convogliare i raggi che attraversano una lente ottica (convergente o divergente) o incidono su uno specchio concavo, verso un punto detto fuoco. Da questo, che si trova sulla stessa retta passante per il centro della lente o dello specchio (asse ottico) e situato ad una certa distanza (focale) da essi, verrà successivamente estratta l'immagine.

I telescopi possono essere allora distinti in due grandi classi, a seconda che l'obiettivo sia una lente od uno specchio, e perciò avremo i rifrattori ed i riflettori a cui è comunque possibile aggiungerne una terza, praticamente un misto delle precedenti, ossia i catadiottrici.

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Rifrattore

Sistema ottico riferito al principio della rifrazione della luce, formato da due lenti delle quali la primaria, l'obiettivo, spesso un doppietto di lenti acromatico, ha la funzione di raccogliere i raggi luminosi e di indirizzarli verso il fuoco. Da qui la luce divergerà verso l'oculare, la lente secondaria situata sullo stesso asse, la quale ingrandirà l'immagine del corpo celeste in modo da adattarla alla pupilla. E' indicato per l'osservazione planetaria, solare e lunare e soffre particolarmente dell'aberrazione cromatica. Da rilevare inoltre che a parità di prestazioni costa di piu' di un riflettore, anche se rispetto a questo necessita di poca manutenzione.

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Riflettore

Sistema ottico basato sul principio della riflessione, composto da uno specchio principale, che raccoglie la luce proveniente da un oggetto celeste, e da un oculare verso cui vengono convogliati i raggi luminosi in maniera diversa a seconda del tipo di strumento. E' un telescopio particolarmente delicato, a causa della manutenzione e della cura che necessita durante l'uso ed il trasporto, affinchè ne venga evitato il decentramento delle parti ottiche. Generalmente i riflettori sono adottati nell'osservazione di galassie e nebulose e soffrono di difetti visivi come il coma.

Newtoniano - Introdotto da Newton, è formato da uno specchio parabolico (primario), che riceve la luce e la invia ad uno specchietto inclinato (secondario), situato poco prima del fuoco, che a sua volta la rifletterà lateralmente verso l'oculare.

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Cassegrain - Si differenzia dal precedente per lo specchio secondario, di forma iperbolica, che a sua volta convoglia l'immagine verso l'oculare passando per una feritoia situata al centro dello specchio principale. In questa maniera l'osservatore viene a trovarsi come per i rifrattori dietro allo strumento, che risulta così molto più compatto e maneggevole.

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Edited by Sè#9 - 28/4/2005, 19:48
 
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Sè#9
view post Posted on 28/4/2005, 18:50




Catadiottrico

Altro sistema di ottica telescopica, costituito da una combinazione di lenti e specchi, che ai pregi dei sistemi precedenti, unisce una maggiore facilità nel trasporto e l'assenza di aberrazioni.

Schimdt/Cassegrain - Ha lo specchio secondario di forma sferica preceduto da una lastra che ha la funzione di correggere l'aberrazione sferica.
Maksutov - Dotato di una lente divergente, situata prima dello specchio principale, che è stata introdotta per correggere l'aberrazione sferica e quella residua cromatica.
Un buon telescopio deve essere caratterizzato da alcune caratteristiche fondamentali che possano rendere agevole, ed il piu' possibile autentica, la visione dei corpi celesti che si vogliono osservare. Ad esempio con seeing buono, ossia con cielo privo di turbolenze atmosferiche, l'immagine di una stella osservata con uno strumento di qualità deve presentare il caratteristico dischetto di AIRY, un disco luminoso che va scemando di intensità verso l'esterno con anelli concentrici. Non devono inoltre essere presenti aberrazioni di nessun tipo, anche se è pressocchè impossibile a causa delle proprietà dei raggi luminosi, che essendo composti da diverse lunghezze d'onda, verranno rifratti o riflessi, da una lente o da uno specchio, in maniera diversa. Ciò comunque viene corretto il piu' possibile, adottando alcuni accorgimenti ottici.

Altra importante caratteristica dei telescopi è il tipo di montatura adottata, che dev'essere di pregevole fattura: leggera da trasportare, robusta per impedire anche la minima oscillazione dello strumento e fluida nella meccanica per rendere agevole la visione e l'inseguimento di un corpo celeste lungo il suo tragitto.

Generalmente i diversi tipi di montature ricalcano, su apposite manopole, le suddivisioni in gradi ed ore delle coordinate astronomiche, mantenendo così i propri assi paralleli a quelli del rispettivo sistema di riferimento:

Altazimutale - Basata sui due assi, orizzontale e verticale del sistema omonimo, è molto scomoda da usare perchè, per centrare e seguire un astro, bisogna continuamente agire sulle due regolazioni, quelle dell'altezza e dell'azimut, onde fronteggiare il moto della sfera celeste, problema che si evidenzia particolarmente nell'uso di ingrandimenti eccessivi.
Equatoriale - Riferita al sistema omonimo, si basa su un asse parallelo all'asse terrestre (asse polare) e su di un altro perpendicolare ad esso e parallelo all'equatore celeste. Da notare come l'asse polare descriva, rispetto all'orizzonte, un angolo pari alla latitudine del luogo d'osservazione. E' spesso equipaggiata con motori e cerchi graduati che permettono di seguire agevolmente l'astro desiderato nel suo movimento.

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Come parametri, per il confronto e la valutazione di diversi strumenti, si usano:

Potere risolutivo - uguale al rapporto fra 120 e d, il diametro dell'obiettivo in millimetri. Piu' alto è questo valore e meno lo strumento riesce a separare due stelle vicine.
Ingrandimento - dipendente dal rapporto fra la lunghezza focale dell'obiettivo e quella dell'oculare, deve essere rapportato all'oggetto da osservare, altrimenti se eccessivo disperderà la luce rendendo l'immagine poco contrastata. In genere la misura ottimale corrisponde a due volte il diametro dell'obiettivo.
Rapporto focale - rapporto fra la lunghezza focale f ed il diametro d dell'obiettivo, esprime il grado di luminosità dello strumento.
Apertura - il diametro dell'obiettivo, è quindi la capacità dello strumento di raccogliere quanta piu' luce possibile.
Lunghezza focale - distanza fra l'obiettivo ed il fuoco.
 
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Sè#9
view post Posted on 28/4/2005, 18:52




Accessori per telescopio

Fra gli accessori che accompagnano la strumentazione principale di ogni astrofilo, vi sono gli oculari, praticamente delle lenti d'ingrandimento che hanno il compito di adattare l'immagine di un corpo celeste all'occhio umano. I principali tipi sono: gli Huygens, i Ramsden, i Kellner, i Plossl, gli Erfle e gli ortoscopici.

Altro componente fondamentale è il cercatore, un piccolo cannocchiale a largo campo, che montato parallelamente all'asse dello strumento principale, permette di inquadrare agevolmente il corpo celeste desiderato grazie al suo piccolo ingrandimento. E' dotato infatti di un crocicchio nella lente primaria, negli strumenti piu' sofisticati spesso illuminato, per facilitare il puntamento di qualsiasi oggetto celeste, cosa quasi impossibile con l'ingrandimento usuale.

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Quasi indispensabile nelle montature equatoriali è invece il puntatore polare, che come dice il nome serve a puntare il polo Nord celeste, utile quindi a rendere in asse lo strumento affinchè i suoi movimenti risultino paralleli a quelli della sfera celeste.

Diffusa anche la lente di Barlow, un particolare lente divergente che allungando la focale dell'obiettivo fa aumentare il rapporto fra quest'ultima e quella dell'oculare, e quindi il potere d'ingrandimento del telescopio.

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Di contro per ridurre la focale, e quindi l'ingrandimento, nei casi in cui si necessiti di una visione ad ampio campo e a grande luminosità, si usano i riduttori di focale che analogamente alla lente di Barlow, ma in maniera opposta, e quindi con una lente convergente, variano il rapporto d'ingrandimento.

Per le osservazioni di corpi celesti dalle alte declinazioni, qualora si usino strumenti con fuoco posteriore come i rifrattori, si usano invece i prismi, particolari solidi di vetro che deviano i raggi luminosi, ruotandoli di 180 gradi, così da agevolare l'osservazione rendendola simile alla visuale ad occhio nudo. Fra i piu' usati quelli zenitali che deviano l'immagine di 90 gradi.

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Utili per particolari tipi di osservazione sono anche i filtri, come quelli usati nell'osservazione solare, che oltre a fornire protezione all'occhio dalla intensa luce, servono a far risaltare i particolari della superficie. Un pò come avviene per quelli lunari e nebulari, nei quali attraverso l'assorbimento di determinati colori, se ne favorisce il risaltare di altri aumentando così il contrasto dell'immagine. Generalmente vengono posti prima dell'obiettivo.

Altri accessori sono i motori elettrici, dei dispositivi che muovendosi in maniera sincrona con il moto celeste permettono di seguire automaticamente il movimento di un corpo. Sono particolarmente utili nella fotografia astronomica ed a volte si accompagnano a sistemi computerizzati che ricercano, a partire dalle coordinate astronomiche, ogni oggetto conosciuto.

Fermo restando la loro destinazione per l'osservazione celeste, alcuni telescopi, come i rifrattori, possono benissimo essere impiegati nell'osservazione terrestre. Un accessorio indispensabile in questo caso sarà allora il "raddrizzatore d'immagine", la cui finalità è appunto quella di ruotare di 180° la visione telescopica in modo da renderla uguale a quella effettuata ad occhio nudo.
 
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Sè#9
view post Posted on 5/6/2005, 12:29




Che cos'è il "seeing"?

L'atmosfera terrestre limita sensibilmente la radiazione celeste osservabile dal suolo, lasciando passare solamente alcune bande spettrali (dette finestre) della radiazione medesima: principalmente trattasi di quelle ottica e radio, mentre le rimanenti (gamma, x, ultravioletta ed infrarossa) vengono assorbite in modo consistente e possono essere compiutamente rivelate solo salendo ad alte quote o, ancor meglio, uscendo dall'atmosfera con le sonde spaziali.
L'atmosfera, inoltre, è fonte di altri "fastidi" per l'osservazione astronomica; l'agitazione termica e la turbolenza dell'aria causano continue e piccole variazioni irregolari nella direzione di un raggio luminoso che raggiunge l'obiettivo di un telescopio o l'occhio dell'osservatore.
Queste variazioni sono di diversa entità a seconda della lunghezza d'onda e causano il caratteristico scintillio delle stelle. Il fenomeno si presenta come un incessante e rapido cambiamento di posizione e colore dell'immagine puntiforme di una stella. L'effetto cromatico è causato dal fatto che la rifrazione atmosferica e l'assorbimento variano con il colore della luce.
L'immagine, inoltre, presenta anche variazioni di dimensioni passando da un aspetto puntiforme a quello di una macchiolina che produce un effetto di falsa pulsazione.
Le rapide oscillazioni, che l'occhio umano non fa in tempo a seguire, unite alle distorsioni, contribuiscono ad accrescere le dimensioni apparenti dell'immagine stellare, effetto questo messo ancor più in evidenza nelle riprese fotografiche.
Oscillazioni e distorsioni determinano la qualità dell'immagine, qualità che gli astronomi chiamano con il termine inglese di seeing (letteralmente capacità di vedere).
Un seeing buono si ha in presenza di un'immagine molto piccola, cattivo quando la stessa è più grande.
Il grado di seeing, solitamente, viene espresso con riferimento al diametro in secondi d'arco dell'immagine (in origine puntiforme). Orientativamente, si considera ottimo un seeing di 1"-2", medio quello di 3"-4" e cattivo uno di 6"-7" ed oltre.
E' evidente che la capacità di distinguere due punti vicinissimi tra di loro, come nel caso delle stelle doppie molto strette, dipende dal grado di seeing presente al momento dell'osservazione.
Ciò spiega perché i grandi telescopi, i cui costi di realizzazione e gestione sono molto elevati, vengano solitamente installati in zone desertiche o comunque laddove la turbolenza atmosferica è minore.
I quattro requisiti canonici per le postazioni degli osservatorii astronomici sono infatti:

1. maggior numero possibile di giorni e notti sereni;

2. favorevole regime di venti e di minima turbolenza atmosferica;

3. altitudine sufficientemente elevata, al di sopra degli strati atmosferici più densi in cui ristagnano vapore d'acqua, fumi e polveri di ogni genere;

4. maggiore distanza possibile dai centri abitati e dai conseguenti disturbi causati dall'illuminazione artificiale.
 
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-*Antima*-
view post Posted on 3/7/2005, 18:06




Non mi potreste consigliare un buon telescopio che non costi troppo? Ne ho troppo bisogno...
 
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Sè#9
view post Posted on 4/7/2005, 11:35




guarda, io ne stavo cercando uno x me qualke mese fa...prova ad andare su qst sito:
www.auriga.it
oppure
www.focas.it
 
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Lia#5
view post Posted on 4/7/2005, 12:52




per quanto ne so io sotto ai 600, 700 € nn trovi un gran ke....il prezzo nn è tutto, ma fai attenzione perkè se è troppo basso può darsi ke
A) il telescopio sia composto da materiali scadenti e/o difettosi
B)può darsi ke tu nn riesca a vedre più in là della luna....

ultima cosa: fai molta attenzione al sostegno del telescopio, deve essere molto stabile e resistente.
 
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Lia#5
view post Posted on 4/7/2005, 13:08




PICCOLO INDICE DI TELESCOPI

RKS:

R 670
-focale 700mm
-apertura 60mm
-oculare 31.8: H6 mm, H20 mm
-prisma diagonale 31,8
-cercatore 5x24
-montatura Alt/Az
-treppiede in alluminio
NOTE: miliono di astrofili in tt il mondo hanno mosso i primi passi in astronomia con il mitico 60/700

M 90
-focale 1200 mm
-apertura 90mm
-oculare 31,8 SP26m
-cercatore 8x21
-montatura equatoriale EQ3
-treppiede in alluminio
NOTE: piccolo straordinario telescopio; nuove tecnologie nella lavorazione degli specchi hano consentito la messa a punto di qst gioiello che regala immagini ad altissimo contrasto. Il solo tubo ottico del telescopio Rks M90, completo di attacco per il treppiede può essere comodamente utilizzato sia come teleobiettivo fotografico che come cannocchiale.

N 1130
-focale 1000mm
-apertura 130mm
-oculari 31,8 K9mm, K20mm
-cercatore 6x30
-montatura equatoriale EQ3
-treppiede in alluminio
NOTE: più luminoso del classico 114, Rks N1130 rappresenta la nuova frontiera per tt gli appassionati che chiedono grandi prestazioni a prezzo contenuti. Rks N1130 permette di raggiungere deboli oggetti del cielo profondo oppure osservare con soddisfazione fini detagli dei pianeti del sistema solare.

N 1140
-focale 1000mm
-apertura 114mm
-oculare 31,8 H6mm, H20mm
-cercatore 5x24
-montatura equatoriale EQ3
-treppiede in alluminio
NOTE: classico 114 corto, la robusta montatura e l'ottica eccellente permettono grandi osservazioni.

N1507
-focale 750mm
-apertura 150mm
-oculare 31,8 PL10mm, PL30mm
-prisma diagonale 31,8
-cercatore 8x50
-montatura equatoriale EQ5
-treppiede in allluminio
NOTE: riflettore Newton di ottima qualità, buona apertura e particilarmente curato nella costruzione dello specchio e delle parti meccaniche. Straordinario il rapporto prezzo qualità.
 
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Leonarth
icon6  view post Posted on 26/10/2006, 22:05




Ecco il mio tele attuale:LX90Gps LNT UHTC....8''
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Eccone le caratteristiche:
E' un Schdmit-Casseingrain 8 pollici(quindi un 20 cm di diametro) ha uno speccio' primario pero' sovradimensionato di 203mmm totali,ha una focale di 2000mm percio' e' un F/10 rapporto focale universale ed equilibrato che l'osservazione sia deep sky che alta risoluzione.....Ha inanzitutto una montatura a forcella percio' si basa sul sistema altazimutale coleggato quindi al computer autostar che necessita di sapere il punto da cui osservi,ecco perche' dispone anche del Gps,e anche della bussola magnetica e della livella elettronica perche' la prima cosa importante di un telescopio e' la sua messa in stazione.il puntamento e' davvero preciso e la batteria puo' durare tranquillamente notti intere visto che nn consuma tanto....la lastra corretrice e' in Bk7 e gli specchi sono multitrattati dal sistema UHTC innovativo Meade in modo da far riflettere la luce del 96 % in piu'.......Che dire con un buon pacco oculari e filtri ho potuto godermi le meraviglie del profondo cielo estivo...Be' buonanotte questo e' tutto Buonanotte
 
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Sè#9
view post Posted on 27/10/2006, 19:18




bastia!!! °° è gigantesco!!! e pare pure complicato da usare (x ki nn è esperto XD)
 
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Leonarth
view post Posted on 27/10/2006, 20:27




Be' ci ho messo un po' ad impararlo ad usare.....sopratutto lallineamente che se anche e' automatico in realta' devi mettere il tuo occhio e la tua buonavolonta'......
 
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DNA-dinosauri.too.it
view post Posted on 2/11/2006, 11:36




bellissimo telescopio Leonarth!!!
 
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13 replies since 28/1/2005, 20:46   434 views
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