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| Il SOlar and Heliospheric Observatory (SOHO) è una missione congiunta ESA-NASA ed è uno dei due elementi (l'altro è ClusterII) della prima cornerstone del programma ESA Horizon 2000. Il satellite è stato lanciato nel 1995 con lo scopo di studiare il "sistema Sole" nel suo complesso, dalla struttura interna all'atmosfera esterna, all'origine del vento solare. Dopo i successi dei primi 3 anni di attività previsti, la missione è stata prolungata e sta al momento seguendo la fase discendente del ciclo undecennale del Sole, dopo aver osservato i fenomeni legati al suo massimo di attività.
I dodici strumenti installati a bordo di SOHO hanno obiettivi diversi e funzionano in modo indipendente, ma sono stati pensati per offrire un quadro d'insieme del Sole e lavorano frequentemente in osservazioni congiunte. Per poter osservare il Sole con continuità il satellite è stato posto in orbita intorno al punto lagrangiano L1, che si trova a 1.5 milioni di chilometri dalla Terra.
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA L'Italia ha costruito, in collaborazione con la NASA, uno dei dodici strumenti di SOHO, l'UltraViolet Coronagraph Spectrometer (UVCS), che è stato progettato con il contributo di ricercatori di vari enti di ricerca, tra cui le Università di Firenze e Padova e l'Osservatorio di Torino, e assemblato e calibrato nei laboratori dell'Alenia Spazio a Torino. UVCS è il primo strumento in grado di misurare l'emissione ultravioletta nella corona estesa da 1.5 a 10 raggi solari e consiste di due canali ottimizzati per due diverse lunghezze d'onda nel lontano ultravioletto e un terzo dedicato a misure simultanee nel visibile. L'obiettivo è studiare l'origine e l'accelerazione del vento solare nelle vicinanze del Sole. In sei anni di attività i dati raccolti hanno portato a risultati scientifici di grande importanza, tra cui l'identificazione dei meccanismi che portano all'accelerazione del vento solare.
Inoltre l'Osservatorio di Torino è stato selezionato dall'ESA per ospitare una delle tre sedi del SOho Long-term ARchive (SOLAR) che raccoglierà i dati della missione e quelli complementari ottenuti da altri osservatori, oltre al software per l'analisi.
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