pianeti, 2 famiglie

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Sè#9
icon11  view post Posted on 7/12/2004, 12:32




Due famiglie di pianeti
È possibile dividere i pianeti in 2 famiglie: quella dei pianeti terrestri e quella dei pianeti giganti. Alla prima appartengono, oltre alla Terra, Mercurio, Venere e Marte, alla seconda Giove, Saturno, Urano e Nettuno. In questa classificazione manca Plutone. Gli asteroidi sono corpi di forma irregolare che si trovano in una zone tra le orbite di Marte e di Giove.
I pianeti terrestri, che sono anche quelli più vicino al Sole, sono piccoli e rocciosi e devono il proprio nome al fatto che sono simili alla Terra; inoltre possiedono un’atmosfera, a eccezione di Mercurio che ne è quasi totalmente privo, poiché la sua gravità è troppo bassa per trattenerla. I pianeti giganti sono di grandi dimensioni e sono composti prevalentemente di gas, in particolare Giove.
Plutone è differente da tutti gli altri. È il pianeta più piccolo e la sua massa è solo un quinto di quella della Luna. Secondo gli astronomi ha avuto origine diversa da quella degli altri pianeti.

Edited by Sè#9 - 29/3/2005, 13:08

Attached Image: sistema_solare.JPG

sistema_solare.JPG

 
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Sè#9
view post Posted on 18/12/2004, 16:38




Mercurio, Venere, Terra e Marte

Mercurio è quasi privo di atmosfera e la sua superficie, letteralmente butterata da crateri, è simile a quella della Luna.

Venere e Terra, che per certi aspetti sono pianeti quasi gemelli, avendo massa e dimensioni pressoché uguali, differiscono enormemente per le condizioni fisiche a livello del suolo.

Venere è circondato da un’opaca coltre atmosferica che produce un effetto serra molto maggiore di quello dovuto all’atmosfera terrestre; di conseguenza, la temperatura al suolo raggiunge i 480° C. È un mondo su cui nessuna forma di vita è possibile.

Marte ha caratteristiche opposte: il suo diametro è poco meno della metà di quello terrestre e la sua atmosfera è molto rarefatta, perciò è soggetto a forti variazioni di temperatura fra il giorno e la notte, ma fra tutti i pianeti del Sistema Solare, eccettuata la Terra, è l’unico che possa offrire condizioni accettabili per lo sviluppo di eventuali forme di vita vegetale o anche animale. Marte è molto povero di acqua che appare concentrata sottoforma di ghiacci in prossimità dei poli, insieme ad anidride carbonica allo stato solido.


Venere, Terra e Marte pur avendo avuto origini simili, si sono evoluti in modo molto diverso a causa delle rispettive dimensioni e distanze dal Sole che hanno determinato le specifiche caratteristiche delle loro atmosfere.

L’acqua, che era probabilmente presente su Venere ben 4 miliardi di anni fa, è evaporata per ebollizione e quindi non è stata in grado di catturare l’anidride carbonica prodotta dai vulcani e formare rocce carbonate, come invece è avvenuto sulla Terra, l’unico pianeta attualmente ricco di acqua. Così, nell’atmosfera di Venere l’anidride carbonica è divenuta sempre più abbondante rendendo l’atmosfera sempre più opaca. Il calore solare intrappolato ne ha portato la temperatura ai livelli attuali.

Marte, a differenza di Venere, ha un’atmosfera molto rarefatta e un effetto serra molto ridotto che non gli consente di intrappolare efficacemente il calore solare. Estese tempeste di polvere oscurano saltuariamente il pianeta facendo abbassare la temperatura al suolo.

Qualcosa di simile potrebbe avvenire sulla Terra per il fumo e le polveri prodotti da una guerra nucleare, che resterebbero a galleggiare nell’alta atmosfera anche per molti mesi, abbassando drasticamente la temperatura.


La struttura dei pianeti terrestri:

Mercurio: un nucleo centrale di ferro e nichel, un mantello roccioso e una crosta sottile e leggera.
Venere: un nucleo di metallo parzialmente fuso, un mantello spesso e la crosta.
Terra: un nucleo interno ferroso e il nucleo liquido esterno, il mantello solido diviso in inferiore e superiore e la crosta continentale.
Marte: un nucleo ferroso, un mantello di silicati e la crosta.

 
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Lia#5
view post Posted on 29/3/2005, 11:14




domandone: perkè le orbite dei pianeti sono ellittiche???? è una domanda ke mi è venuta in mente leggendo quark, dove un lettore ha fatto la mia stessa domanda ma hanno scrito tutto tranne la risposta.....ki me la sa dare???
 
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Sè#9
view post Posted on 29/3/2005, 12:06




bella domanda!!!
 
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Lia#5
view post Posted on 30/3/2005, 13:14




già......
 
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Lia#5
view post Posted on 2/4/2005, 18:46




provo a autodarmi una risposta:
allora, potrebbero essere ellittiche perkè oltre ad essere attratti (i pianeti) dal sole, subiscono l'influenza anke degli altri pianeti che gli passano vicino e quindi gli fanno deviare un poketto la loro traettoria......però nn è così spiegato come mai, pur avendo tempi di rivoluzione diversi, i pianeti si incontrino sempre nello stesso punto e devino sempre nello stesso punto e devino sempre allo stesso modo....
 
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Diahorse
view post Posted on 30/5/2005, 14:17




leggi di keplero

oltre alle leggi di keplero..la tua osservazione è giusta o almeno pare...

date le diverse attrazioni,del sole,di altri pianeti,di altre stelle,galassie e così via,i pianeti mantengono la loro orbita.
forse oltre ai campi gravitazionali vi è anche l'influenza dei campi magnetici...

Edited by Diahorse - 30/5/2005, 15:17
 
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Sè#9
view post Posted on 17/2/2006, 21:29




Gigante gassoso

Gigante gassoso (sinonimo di pianeta gioviano) è un termine astronomico generico, inventato dallo scrittore di fantascienza James Blish e ormai entrato nell'uso comune, per descrivere un grosso pianeta che non sia composto prevalentemente da roccia. I giganti gassosi in realtà possono avere un nucleo roccioso, e in effetti, si sospetta che un tale nucleo sia necessario per la formazione del gigante gassoso. Ma la maggior parte della sua massa è sotto forma di gas (oppure gas compresso in uno stato liquido). A differenza dei pianeti rocciosi, i giganti gassosi non hanno una superficie ben definita.

Il sistema solare presenta quattro giganti gassosi: Giove, Saturno, Urano e Nettuno.

Il termine 'gigante gassoso' è spesso una definizione poco corretta. Per esempio, Giove presenta una spessa atmosfera composta principalmente da idrogeno ed elio gassosi, con tracce di altri composti chimici come l'ammoniaca, ma la maggior parte della sua massa è sotto forma di idrogeno allo stato liquido o metallico, forse con un nucleo roccioso o composto da nichel e ferro. La composizione degli altri giganti gassosi è simile, ma Urano e Nettuno contengono più acqua, ammoniaca, e metano: in questi casi è plausibile che il metano, alle altissime pressioni si dissoci e che il carbonio cristallizzi direttamente come diamante: secondo alcuni astronomi è possibile che Urano e Nettuno abbiano nuclei interni di diamante. Negli strati inferiori, l'idrogeno liquido all'interno dei giganti gassosi è così compresso che diventa di natura metallica. L'idrogeno metallico è stabile solo a tali enormi pressioni.

Molti dei pianeti extrasolari conosciuti hanno masse molto superiori a Giove, e su questa base è stato suggerito che possano essere dei giganti gassosi. La loro composizione e struttura è però sconosciuta; molti di questi pianeti orbitano molto vicini alla propria stella madre, ed è oggetto di dibattito se gli strati di gas mostrati da Giove e Saturno possano sopravvivere a simili temperature. È perciò possibile che questi pianeti siano di un tipo nuovo, non osservato nel Sistema Solare.

Il limite superiore alla massa di un pianeta gigante gassoso è circa 70 volte quella di Giove (cioè 0,08 volte la massa del Sole). Sopra questo limite, il calore e la pressione che vengono sperimentate dal nucleo del pianeta sono sufficienti ad innescare una reazione di fusione nucleare, che trasforma il corpo celeste in una piccola stella. Sembra che esista un vuoto nella distribuzione di massa dei pianeti giganti, perché i più grandi conosciuti si collocano attorno a 10 volte la massa di Giove, mentre le nane rosse e brune più piccole arrivano vicino al limite delle 70 volte. L'intervallo tra queste due masse sembra spopolato, e questo ha portato gli scienziati ad ipotizzare che i meccanismi di formazione per grandi pianeti e piccole stelle, oggetti che possono essere potenzialmente confusi tra loro, siano in realtà differenti.

 
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icy.n.deep
view post Posted on 22/2/2006, 21:38




Io io ... biggrin.gif ... spiego io!!! Ciao a tutti

Dunque, le orbite sono ellittiche ( anche ellittiche, oltre che circolari, paraboliche e iperboliche ) per via della loro velocità. Prendiamo un pianeta che ha un'orbita circolare di raggio R e aumentate un po' la velocità cosa succede? Succede che se con la velocità di prima aveva un'orbita di raggio R, adesso la velocità è un po' più alta e quindi dovrà andare un po' più lontano, ma siccome stiamo partendo da un'orbita di raggio R vuole dire che l'orbita non potrà essere più circolare ma ellittica. O meglio, vuole dire che l'orbita dovrà variare il suo raggio. Il fatto in particolare che sia ellittica deriva della forza gravitazionale e dalla sua espressione che dipende dall'inverso della distanza.

Sono stato chiaro? ... ciao! smile.gif
 
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Sè#9
view post Posted on 22/2/2006, 21:40




w00t.gif thank you very much!!!
 
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DarkDeathFC
view post Posted on 17/4/2009, 16:37




Giuro sul mio cellulare che non ho capito! hehehe
Se aumentassimo la velocità non varierebbe anche il raggio?
E se variasse il raggio non ci troveremo sempre un' orbita perfettamente tonda?
 
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10 replies since 7/12/2004, 12:32   191 views
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