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| L'Astrolabio nel tempo.
L'astrolabio era gią noto ai Greci al tempo di Ipparco di Nicea (nel 150 a.C. circa): il vocabolo infatti deriva proprio dal greco e significa "strumento che prende gli astri"; ma divenne importante e conseguentemente ebbe una grande diffusione in tutte Europa, fin dal secolo XI, grazie agli Arabi. Si trattava dell'atrolabio piano, detto Astrolabium planispherium, basato sulla proiezione stereografica della sfera celeste sopra un piano. Grazie a questo strumento, fu subito possibile stabilire l'altezza del Sole, di una stella di un pianeta sull'orizzonte e quindi anche le ore trascorse del giorno e della notte. Fu poi perfezionato dall'arabo spagnolo az-Zarqali che ideņ un astrolabio universale nella seconda metą dell'XI secolo, utilizzabile a qualsiasi latitudine: esso venne chiamato dagli europei asaphea o saphea che deriva dall'arabo e significa "la lamina".
Successivamente, verso la fine del XII secolo, fu ideato sempre da un arabo (Nasir ad-din at-Tusi) l'astrolabio lineare, meno preciso,ma pił semplice da utilizzare. Gli astronomi professionisti non utilizzarono molto l'astrolabio piano, mentre tra navigatori e astrologi ebbe larga diffusione fino al XVIII secolo, quando fu scoperto il sestante. In Oriente si fabbricano ancora oggi astrolabi arabi.
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